Stampante 3D e Additive Manufacturing: quo vadis?

23 Gennaio 2020

Ci spiega tutto Franco Mele, imprenditore e co-proprietario di Parametric Design Suisse. Società partner di AITI Servizi SA, fornisce potenti piattaforme digitali alle aziende innovative e all'avanguardia che desiderano investire in tecnologie efficienti e nell'industria 4.0.

 

- Franco, vorremmo sapere qualcosa di più della Stampante 3D, la stampante tridimensionale. Quando è stata immessa sul  mercato e come funziona tecnicamente? La stampante 3D è la naturale evoluzione della stampante tradizionale ad inchiostro o toner (2D), che utilizza materiale plastico fuso che viene poi depositato a strati. La stampa 3D è un brevetto nato negli anni ’80 ed io personalmente, quando lavoravo nel dipartimento di ricerca e sviluppo presso una nota multinazionale produttrice di hardware e software, ho avuto la fortuna di testarne la prima versione con la tecnlogia di stereolitografia: una vasca con della resina si sollevava lentamente e un raggio laser solidificava, strato dopo strato, il modello che si voleva realizzare.
La stampa 3D è un processo in forte crescita: ad oggi, infatti, esistono diverse tecnologie e soprattutto numerosi materiali con i quali è possibile stampare dei componenti in 3D.

 

-  La Stampante 3D ha portato una vera e propria rivoluzione nell’industria manifatturiera, a cominciare dalla creazione dei prototipi. Con quali vantaggi in termini di precisione, efficienza e risparmio? La creazione di prototipi è sicuramente una fase importante della stampa 3D, che sta diventando sempre di più un indice di risparmio e di ottimizzazione della produzione industriale.
Ad oggi le imprese, partendo dalla realizzazione di un modello CAD, hanno la possibilità di: a) stampare dei componenti complessi in poche ore e in un’unica fase, riducendo notevolmente i costi della manodopera e i tempi di produzione; b) eseguire le verifiche sul prototipo stampato affinché i progetti possano essere validati, correggendo rapidamente eventuali errori durante la fase di progettazione e riducendo drasticamente il time to market del prodotto; c) risparmiare una significativa quantità di materiale di produzione, grazie alle tecnologie della produzione additiva; d) personalizzare e progettare il prodotto o un lotto di prodotti, seguendo le neessità e i desideri dell’azienda.

 

- Oggi, grazie alla  stampa 3D, è possibile produrre qualsiasi tipo di componentistica, dal motore di un’automobile alla protesi ortopedica. La tecnica, dicevamo, si avvale dell’utilizzo di svariati materiali capaci di stratificarsi… Le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali, offrono opportunità a tutti i settori industriali: ad esempio i materiali biocompatibii sono ideali per produrre le protesi; i materiali super resistenti, invece, per essere montati in svariate tipologie di macchinari. La scelta dei materiali e questa nuova tecnologia hanno aperto e aprono le strade a nuovi modi di pensare ai prodotti.
Oggi si possono produrre particolari che, in passato, dovevano essere realizzati in maniera scomposta e poi assemblati. Insomma, i progettisti del 2023 potranno realizzare prodotti oggi impensabili!

       

- Sentiamo sempre più parlare di ADDITIVE MANUFACTURING, un tipo di produzione industriale che, se non erro, va a braccetto con la tecnica 3D. Potresti spiegare, a noi profani, di cosa si tratta? È proprio così! La produzione additiva (Additive Manufacturing) e la progettazione 3D sono due processi complementari. Per poter mandare in stampa un componente, prima è necessario disegnarlo geometricamente all’interno di uno spazio tridimensionale, avvalendosi di uno strumento CAD (Computer Aided Design) performante, che sia in grado di indirizzare le attività di progettazione verso lo sviluppo di un modello per la stampa 3D, con l’obiettivo di semplificarne e ottimizzarne il flusso.
Una volta realizzato il modello, sarà possibile inviare il file CAD alla stampante 3D per procedere con la stampa. Ovviamente le tempistiche di quest’ultimo processo e l’interoperabilità tra gli strumenti dipendono dalla complessità del modello, dal software CAD utilizzato e dalla stampante 3D che si ha in dotazione.

 

- Parametric Design Suisse è partner di gruppi internazionali leader nell’ambito dell’industria 4.0 e delle tecnlogie 3D. Grazie a queste collaborazioni, che tipo di soluzioni siete in grado di offrire alle imprese del nostro territorio?  Parametric Design è partner di PTC e ANSYS e rivende una vasta gamma di soluzioni integrate in ambienti CAD/CAM/CAE/PLM/ERP/IoT/AR e di Simulazione Multi-fisica. La suite CAD e CAM che forniamo e sulla quale basiamo i nostri servizi di consulenza e formazione, comprende dei moduli e delle estensioni specifiche per garantire - alle aziende manifatturiere - i migliori metodi per la produzione additiva e per la stampa 3D.